Nella mia piccola lotta contro i rifiuti cerco sempre di riciclare qualsiasi cosa, dal cibo, agli oggetti, a l'acqua per le piante. Fondi del caffè che diventano scrubs per il corpo, l'acqua di lavaggio delle verdure diventa dissetante per il mio basilico e pezzi di scarto di frutta e verdura diventano commestibili.
Come avevo già fatto con le bucce delle arance, questa volta ho usato la buccia della zucca, della mia amata zucca!
Durante l'inverno ho congelato la scorza della mia più grande ossessione arancione e qualche tempo fa ho provato a cucinarla.
Provando a vedere cosa ne veniva fuori. E il risultato è stato squisito!
Ho cotto la buccia al vapore e una volta diventata tenera l'ho frullata con il brodo e usata poi per preparare il risotto con l'aggiunta di porri, piselli e prezzemolo. Un risottino davvero meraviglioso con niente da invidiare alla classica versione con la polpa.
Pare però che ultimamente la situazione mi sia sfuggita di mano, dovendo iniziare a riciclare anche me stessa oltre a tutto quello che mi sta attorno.
Questi grandi cambiamenti mi stanno portando in una situazione non del tutto facile, una situazione che in alcuni momenti ho paura di non riuscire a gestire.
Mi chiedo se questo dovermi riciclare sia effettivamente un "tornare indietro" oppure una nuova possibilità.
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